Stella, Vergini, Sanità
Stella, Vergini, Sanità, quinto volume dell’opera Napoli. Atlante della città storica, è anche il secondo dei volumi sulle aree esterne alle mura del ‘500.
In ventisette capitoli Stella, Vergini, Sanità descrive in modo ordinato e sistematico, minuziosamente e senza pregiudizi, la formazione della città, dalle origini paleocristiane fino alle trasformazioni dell’800 con la “strada nuova di Capodimonte”.
Dalla porta S. Gennaro alle chiese rupestri di S. Severo, S. Vito, S. Gaudioso, con il sistema delle catacombe, attraverso i Vergini e la Sanità, il Cavone e la Penninata di S. Gennaro, le valli e le colline delle Fontanelle, dello Scudillo, di Capodimonte; una grande ricchezza di sistemi urbani che ancora contraddicono la natura del tufo, delle cave dismesse, la compenetrazione di sistemi naturali ed artificiali, il carattere straordinario, evocativo, del cimitero delle Fontanelle.
La scacchiera della “Fonseca”, esempio di pianificazione nella città esterna alle mura, le grandi cittadelle conventuali della Sanità, di S. Teresa e S. Agostino degli Scalzi, della Stella e del Rosariello alle Pigne, di S. Maria dei Vergini e dei Padri della Missione.
L’architettura delle residenze napoletane annovera qui esempi davvero importanti con il palazzo dello Spagnuolo, quello di Sanfelice, il palazzo Cimitile e quello Sannicandro, la sfolgorante, inattesa bellezza della scala del “palazzo Santoro” ficcata in un pozzo di tufo.
Un’altra città tra le tante città di Napoli, lontana dal mare, tra panorami vertiginosi distesi nel verde, la violenza dei piloni del Ponte della Sanità ficcati nel chiostro ovale di Fra Nuvolo, l’eleganza e la maestria delle scale sanfeliciane.